giovedì 14 novembre 2013

Trovare la strada- Fiabe e Miti per riflettere sulle tracce - Le tre piume

Clicca per leggere la fiaba per intero

Come per la fiaba di Madama Holle leggeremo parte della fiaba Le tre piume e ne daremo una lettura a partire dai simboli.
Cliccando sull'immagine troverete tutta la fiaba per intero.
Buona lettura!

Prima puntata
Le tre piume - Fratelli Grimm


“C'era una volta un re che aveva tre figlioli. Due erano svegli e arditi, ma il terzo, ingenuo e sempre trasognato, veniva giudicato un buono a nulla ed era soprannominato Sempliciotto. Il re li amava tutti allo stesso modo, e quando si sentì vecchio e debole temendo di essere vicino a morire, fu molto perplesso perché non sapeva a quale dei suoi tre figli lasciare la corona e il regno.”
La fiaba inizia con una necessità di rinnovamento, potremmo dire che il vecchio Re non ha più la spinta vitale, 
la forza fisica e mentale per governare, così la fiaba ci introduce in un momento della nostra vita in cui i vecchi ordinamenti, l’ordine conosciuto non è più in grado di portare motivazione e senso, potremmo dire che si sente la necessità di qualcosa di nuovo e giovane, che ci consenta di vedere la strada di fronte a noi. Questa sensazione non dipende ovviamente dall’età, ma dalla presenza o meno di contatto profondo con il flusso vitale. 
Quando sentiamo che un compito o un insieme di regole hanno fatto il loro tempo, sono diventate sterili e rigide, ecco che ci guardiamo intorno per riconoscere quale forza giovane, quale nuovo desiderio può emergere, quale creatività può darci la spinta e farci ripartire.
Inoltre la fiaba parla di sole energie maschili in campo, manca la regina, manca il femminile con il suo dono legato ai sentimenti e alla capacità generativa, manca nel regno, cioè interiormente e nello stesso modo a livello collettivo, non si è più in rapporto con l’elemento ricettivo e lunare delle profondità dell’inconscio e questo inaridisce, rende secca e aspra l’esperienza esistenziale.

Qui viene presentato l’eroe, ingenuo e sempre trasognato, spesso nelle fiabe “il sempliciotto” o “lo sciocco” che rappresenta la parte non in grado di connettersi con una dimensione diversa da quella della mente razionale, come dire la nostra parte che è rimasta semplice, intuitiva perché in comunicazione con una saggezza alternativa a quella ordinaria, a quella socialmente riconosciuta e apprezzata. 
La cosa importante è che il re ama anche questa parte, come tutte le altre, nello stesso modo, non la giudica e questo dà alla storia la possibilità di proseguire.
Quando riconosciamo le nostre risorse e diamo valore anche a quelle non usuali, non comuni, ecco che possiamo trovare la linfa che ci manca per proseguire il nostro viaggio.

“Allora li chiamò e disse: "Figli miei, uno di voi dovrà diventare re dopo di me, ma non so chi designare. Ho deciso perciò, di mettervi alla prova: partite, e andate in giro per il mondo a cercare un tappeto. A colui che riuscirà a portarmi il più bello, darò il trono." "Ho sentito dire che i tappeti più belli si trovano in oriente" disse con baldanza il figlio maggiore, "quindi, come primogenito, è mio diritto partire subito per l'oriente." "Niente affatto!" rimbeccò il secondogenito, "per l'oriente invece, partirò io." Il re, affinché non si accendesse tra loro alcuna disputa e non si creassero dei malcontenti, disse: "Calma, calma! Sarà la sorte a decidere per voi: ecco qui tre piume. Scenderemo in giardino e le getterò al vento; ciascuno di voi ne seguirà una."
Il re si affida al destino, lancia tre piume. E' il primo passo per abbandonare un ordine rigido e razionale che è ancora incarnato dai primi due figli, che immaginano di vincere affidandosi alle conoscenze, pre-giudizi, della mente ordinaria. Quello che è necessario fare è invece affidarsi al pensiero intuitivo che conduce alla connessione con la saggezza più elevata.
Nelle culture tradizionali nord e sud americane, nei simboli dello sciamanesimo nepalese, le piume sono collegate alla realtà spirituale e il vento stesso che le muove è espressione di un volere sacro.
Il re quindi consulta i poteri sovrannaturali e a loro affida le sorti del regno e la direzione dei passi futuri.
“Scesero in giardino e il re gettò all'aria le tre piume. Il vento trasportò la prima verso oriente, la seconda verso l'occidente, e la terza, dopo essersi vibrata un po' per l'aria, si posò a terra. Era la piuma di Sempliciotto e i due fratelli risero vedendo il minore condannato a rimanere lì dov'era. Quando il re fu rientrato a casa, il povero Sempliciotto sedette malinconicamente sull'erba e raccolse la piuma. Allora vide che, proprio nel posto dov'essa si era posata, c'era un anello di una botola. La sollevò e scoprì una scaletta che sprofondava sotto terra. Subito incominciò a discendere.”
Il nostro eroe è in grado di contattare l’energia sotterranea del femminile e di riportare alla luce del sole i tesori nascosti, proprio perché si arrende con semplicità a ciò che il destino gli porta, proprio quando il destino non sembra favorirlo.

Per procedere nella sua evoluzione e incontrare ciò che manca al regno, l’eroe scende nella terra, non in una cavità naturale ma in una costruzione antica e dimenticata, così vicina da essere invisibile, retaggio di un collegamento con le profondità della terra e con i suoi doni che nel passato era stato frequentato e poi perso nella memoria cosciente. 

Alla prossima puntata!

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