martedì 31 dicembre 2013




Meditazione per l'anno nuovo

Per molti di noi questo è stato un anno difficile, anno di sfide e trasformazioni, di fatica interiore e di fatica ordinaria e quotidiana, ed ecco che ci avviciniamo ad un anno tutto nuovo, tutto da costruire.
Sognare insieme questo nuovo tempo è importante in una prospettiva di lavoro spirituale, i pensieri che inviamo nel mondo creano energia, nutrono la paura o la speranza, nutrono l'evoluzione di questo pianeta. 
Proprio nei momenti difficili l'allineamento con la nostra scintilla divina è importante, proprio quando la corrente delle onde è più forte è fondamentale rimanere saldi e decidere cosa nutrire, dentro di noi e fuori di noi.
Ciò che nutriamo cresce, quello su cui portiamo attenzione cresce, decidiamo che cosa vogliamo vedere crescere nel nostro prossimo futuro e nel futuro della terra.
C'è qualcosa che ognuno di noi, attraverso la meditazione, può fare attivamente. La meditazione produce uno stato energetico luminoso, che sorge dentro di noi e irradia intorno a noi.
Ogni giorno, ogni evento potente o molto piccolo e apparentemente insignificante, produce una vibrazione energetica, un'impronta, e questo vale per gli eventi positivi come per quelli negativi. Ogni evento lascia una impronta energetica sul pianeta e questo lo sapevano molto bene le popolazioni più antiche che hanno conservato una sensibilità capace di sentire la connessione con la natura, con i luoghi, con il pianeta.
Le tradizioni che ancora adesso sono vive e che coltivano questo legame con madre terra hanno sempre ricordato che ogni parola, ogni pensiero, ogni azione che noi compiamo lascia una traccia, una vibrazione, come un suono, come una luce o un ombra e quando meditiamo insieme creiamo una impronta energetica che va verso la luce, perché tanti eventi su questo travagliato pianeta lasciano e hanno lasciato una impronta potente.
È una impronta che si può sentire, che si trasmette al cibo che coltiviamo in quei luoghi, all’erba che mangiano gli animali, è un passaggio energetico che rimane nella circolazione vitale del pianeta. 
Questo vale anche per i nostri sentimenti.
Quando diciamo sono arrabbiato o sono triste sembra sempre una questione molto privata, che non riguarda il mondo se non le persone che ci sono più vicine. In realtà in tutte le pratiche di meditazione si insiste sulla pulizia delle proprie emozioni interne, sulla pulizia delle proprie tossine emotive e si insiste su questo non solo perché fa bene a noi, certo fa bene a noi per primi, ma perché fa bene al mondo.
Noi siamo responsabili di quella piccola parte di energia che mandiamo nel mondo, attraverso i nostri pensieri, le nostre emozioni e quindi le nostre azioni, e noi di quello possiamo essere responsabili, è un campo che possiamo governare.
E se decidiamo di mandare nel mondo libera la nostra rabbia, il nostro rancore, la nostra gelosia o il nostro sconforto, è importante sapere che di questa onda, di questa vibrazione rimarrà una eco.
Quando mando in giro nel mondo la mia rabbia, e molte persone fanno questa stessa cosa inconsapevolmente, io non so più che cosa accade a questa energia, non posso più governarla, non posso più trasformarla, prende vita propria e produce effetti. 
Noi siamo responsabili, per fortuna, almeno di quella parte di vibrazioni che mandiamo nel mondo, ogni pratica di meditazione è l’occasione per mandare consapevolmente nel mondo una vibrazione di pensiero amorevole, pulita e purificata da tutti i sentimenti tossici, mandare  consapevolmente qualcosa di buono nel mondo, sapendo che anche questo lascia una traccia, molto luminosa.
Che si propaga come acqua intorno a noi.

Se lo desiderate ecco una traccia per la vostra meditazione di buon anno, e che davvero sia un tempo colmo di amore per tutti noi.

Prima di iniziare, decidiamo quale è la posizione migliore per noi, troviamo il nostro modo di sentire l'allineamento, immaginando un canale che dalla sommità del capo arrivi fino al punto di connessione con la terra, possiamo chiudere gli occhi sul mondo ordinario, sulla realtà esterna e cominciare a sentire la qualità speciale della nostra presenza, sentiamo come il nostro corpo viene sostenuto dalla terra e immaginiamo profonde radici che possano arrivare a toccare la terra vera, sotto tutte le costruzioni dell’uomo, in profondità, la terra vera, quella che facciamo così fatica a vedere nelle nostre città, ma sappiamo che c’è a sostenere la vita di ogni creatura su questo pianeta.

Sentiamo come nel profondo la terra continua a rigenerare e a sostenere la vita, delle creature più grandi, degli esseri viventi più piccoli e apparentemente insignificanti ai nostri occhi, è il sostegno di madre terra, equanime, per tutti uguale, e agli occhi di madre terra nessuno è  più importante, nessuno merita di più la vita.

Possiamo sentire come attraverso le nostre radici siamo collegati  ad ogni altra creatura vivente, piccola e grande, siamo collegati all’equilibrio di ogni montagna e di ogni fiume, siamo collegati all’acqua degli oceani, nello stesso modo, ai ghiacci dei poli alle terre più distanti da noi e al loro benessere.

Sentiamo la connessione con ogni elemento di questo pianeta perché nessuna cosa è più importante ed ogni scelta ogni evento coinvolge tutti sempre.

Dal nostro cuore possiamo immaginare di viaggiare in questo pianeta, benedire tutta la bellezza, chiedere perdono per ogni ferita, perché il nostro pensiero possa essere una carezza per questa terra, che ci sostiene, che è unica, che abbiamo avuto in dono, che lasceremo in dono a chi oggi è piccolo e indifeso.

Ringraziamo ogni luogo in cui abbiamo portato il nostro apprezzamento e la nostra benedizione e lentamente torniamo a sentire le nostre radici il nostro legame con madre terra e piano piano torniamo a sentire il corpo come se potessimo dolcemente far risalire le nostre radici, le ritiriamo dentro di noi, abbiamo preso nutrimento, abbiamo salutato e ringraziato la terra, ci siamo collegati ad un respiro più vasto del nostro, e ascoltiamo come stanno le gambe e i piedi e torniamo presenti al nostro corpo. 

Abbiamo donato gratitudine e apprezzamento alla terra e qualcosa è arrivato in dono per ognuno di noi. 

Conserviamo questo dono nel nostro cuore, da portare nel mondo. 

Nel mondo nuovo che desideriamo.

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